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mercoledì 4 agosto 2010

warning ! mercato in distribuzione...

Nel mese di luglio i mercati hanno mostrato un'apparente predisposizione alla ripresa del trend rialzista innescato a giugno , anche grazie agli esiti degli stress test sulle banche UE ,che pur se a dire di molti analisti siano stati fatti "all'acqua di rose" hanno mostrato una solidita' delle banche europee sufficiente ad esorcizzare le paure di molti azionisti ,anche a fronte di scenari di forte crisi dei mercati .... una ventata di ottimismo per gli investitori... infatti le borse hanno ricominciato a correre e l’oro, il bene rifugio per antonomasia ha cominciato a perdere punti percentuali.. come vi ho sempre detto , quando si parla di mercati finanziari dovete vedere sempre al dila' di quello che vi si dice.... questa sorta di ottimismo psicologico gratuito seguito dalla ripresa dei listini che sembra andare a singhiozzo e' la classica preparazione alla distribuzione, ottima per operazioni di scalping\intraday ma pericolosa per gli in vestitori di medio e di breve che comprano perche' convinti di un rialzo sostanzioso e duraturo... guardate i volumi del sp 500 ... quando si scende i volumi salgono e quando si sale scendono ! come ve lo spiegate ?? distribuzione in corso!!!
semplice.. invogliare i piccoli investitori ad entrare nei mercati diffondendo ottimismo e nel contempo dare la possibilita'ai big investors di uscire dal mercato con tutta calma senza far tracollare i mercati e magari riposizionarsi in short, una vendita di azioni controllata , propedeutica per qualche "discesa in vista" ma che ha permesso il mantenimento del trend in corso....



Il blog sara' nuovamente operativo al 100% da settembre ....buone vacanze

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ringrazio per il post,ma è vecchio.
Paolo

CARLO ha detto...

Ciao !
Bentornato e buone vacanze ... a settembre !

ciao

COMPLIMENTI per il blog ! !

lord ha detto...

vecchio?? perfettamente attuale e illuminante sul mercato attuale

Anonimo ha detto...

finalmente un aggiornamento! grazie e buone vacanze.
Stefano.

Anonimo ha detto...

ho chiuso tutte le posizioni loong quando hai scritto il post seguendo alla lettera il tuo allert!! ti devo rinfìgraziare perche' ho salvato i guadagni e posso continuare a godermi le vacanze... ho evitato un bel loss .. non vedo l'ora che ricominci a seguirew il blog e a dare le tue sempre eccellenti indicazioni sui mercati.
buone vacanze e grazie mille per l'allert!!!

Anonimo ha detto...

Paese sotto shock (Bild)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Amburgo, 19 ago - Le misure di
austerita' decise dal Governo greco per riportare sotto
controllo i conti pubblici e fermare le continue bocciature
da parte delle agenzie di rating stanno facendo collassare
il Paese: e' quanto riportano media tedeschi come il
quotidiano popolare 'Bild' e il settimanale 'Der Spiegel'.
Il deficit di bilancio, scrivono, si e' ridotto di un
"incredibile" 39,7% e la spesa pubblica del 10%, 4,5 punti
percentuali in piu' rispetto a quanto richiesto dall'Fmi e
dalla Commissione Ue, ma le misure stanno impattando su
tutti i settori economici. Il Paese e' "pietrificato nello
shock", scrive 'Bild', annunciando che la disoccupazione ha
toccato il 12% contro l'8,9% ante-crisi, e dovrebbe
raggiungere il 20% a fine 2010. In alcune citta' elleniche i
senza lavoro sono ormai il 70% della popolazione attiva,
come nell'area dei cantieri navali di Perama, spiega 'Der
Spiegel'. Il potere di acquisto sta peggiorando velocemente,
cosi' come i consumi, mentre esplodono i casi di bancarotta.
Il pil greco si e' ridotto dell'1,5% nel secondo trimestre
dell'anno e il gettito fiscale si e' ridotto a un rigagnolo.
Nella societa' greca "sta maturando un misto di paura,
mancanza di futuro e rabbia". Nello spazio metropolitano
della capitale, Atene, aggiunge 'Bild', il 17% dei negozi ha
chiuso i battenti negli ultimi dieci mesi e la situazione e'
ancora peggiore nel centro cittadino: nell'importante via
dello shopping Stadiou, un negozio ogni quattro ha chiuso.
Gli acquisti di calzature si sono ridotti del 20% nel 2010
rispetto allo stesso periodo del 2009, quelli di
abbigliamento del 19,6% e quelli di elettrodomestici del
10%.