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venerdì 22 febbraio 2013

Mercati esteri e vecchia Politica : un rapporto difficile

Abituati come sin dalla prima repubblica alla convivenza tra politica e mercati interni, si riusciva a combinare intrighi e accordi capaci di accordare tutti in un modus vivendi che tutto sommato aveva un suo equilibrio ...
Questo, in epoca moderna ,dove ci si deve confrontare con altre potenze europee ed internazionali  e dove la competitivita' resta la parola d'ordine , implica una attenzione politica incline alla crescita economica fine a se stessa e non piu' orientata ad imbrogli di vario genere per il proprio tornaconto, favori sottobanco ed accordi tra amici !
Penso che l'idea di cambiare radicalmente la faccia della politica con nuove forze politiche (m5s) non sia  cosi' pericolosa per la tenuta dell'equilibrio finanziario nazionale ,come paventano alcuni giornali filo-politici.
Tutto dipende dai programmi che vengono proposti e da quali manovre il nuovo governo attuera'  per il rilancio dell'economia!
Non e' detto  che se vince il movimento 5 stelle o berlusconi lo spread deve per forza salire a 500  o se vince monti scendera' ai minimi storici .. dipendera' solo da cosa faranno dopo !
 il nuovo governo  qualunque esso sia , avra' una grandissima responsabilita'  e da lui dipendera' il futuro di questo paese , non ci sara' piu' tempo per errori , siamo sul  " o la va o la spacca" !
Se commetteranno altri errori i mercati ci metteranno in ginocchio e andremo a far compagnia alla Grecia  ! Questa e' una certezza ... e con quello che ne conseguira' ...addio ceto medio e addio democrazia !

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