Calendario Economico fornito da ForexPros - Il Portale di Trading sul Forex e sui titoli di borsa

sabato 20 marzo 2010

FINANZA/ Un'alleanza tra Italia e Gran Bretagna per non fallire come la Grecia



La lucida analisi di Ugo Bertone pubblicata ieri su ilsussidiario.net è perfettamente condivisibile: l'Italia è oggettivamente sotto attacco. Silenzioso, per ora. Senza scossoni, senza allarmi delle società di rating, senza cds in salita vertiginosa. Ma, questo non toglie nulla alla realtà che stiamo vivendo, l'attacco è reale.

Una sola cosa non mi convince: il voler inserire la Gran Bretagna nel fronte dei nostri nemici solo perché il Financial Times ha attaccato Mario Draghi. Ma procediamo con ordine. Il perché l'Europa stia facendo le pulci ai nostri conti è chiaro: per quanto anello debole dell’Unione, l'Italia ha molti meno problemi dei suoi partner. Persino del panzer tedesco. Certo, abbiamo un debito spaventoso - il terzo del mondo dopo Usa e Giappone - ma ci conviviamo da quarant'anni e fino a oggi rischi di insolvenza per incapacità di rifinanziamento non si sono mai posti.

Diverso per altri. La Spagna, ad esempio, non solo si appresta a diventare la prossima Grecia a causa della seconda bolla immobiliare pronta a scoppiare - la prima ha visto il crollo dei prezzi, ora si parla di problemi legati ai mutui e ai bad assets del settore - ma rischia di essere già tecnicamente fallita. «Un terzo degli istituti di credito rischia di dover affrontare problemi di insolvenza», non lo dice il sottoscritto ma Elena Salgado, il ministro delle Finanze iberico. E, guarda caso, la banca centrale spagnola sta spingendo per un’ondata di fusioni al fine di consolidare riserve e bilanci delle banche: insomma, o nascono tre, quattro grandi gruppi oppure dovremo mettere in conto il potenziale fallimento almeno di Caixa Cat, CAM, Caixa Galicia e Bancaja.

Il loro rapporto tra swap sugli assets in portafoglio e il numero delle ripossessioni di immobili è infatti da spavento, roba da far venir da ridere ripensando alle città fantasma create negli Usa dalla crisi dei subprime. Sono le casse di risparmio a tremare e, infatti, nella sede londinese della loro associazione in Lower Regent Street, c'è poca voglia di parlare: «Nessun commento allo stato attuale», è stata la risposta ottenuta da ilsussidiario.net.

E la Germania? Al di là dello strappo consumato nel rapporto con la Francia, resasi conto di essere alleato utile solo al bene di Berlino ma destinata ad essere agnello sacrificale del progetto teutonico di Europa a due velocità basata sul surplus commerciale, virtuosità fiscale ed export, il gigante europeo è stata paragonato addirittura alla Cina come grado di pericolosità per l’economia mondiale. Lo ha fatto mercoledì, lo stesso giorno dell'attacco a Mario Draghi, Martin Wolf nella sua rubrica sul Financial Times: si parla di Chermany, contrazione tra China e Germany, neologismo inventato da Niall Ferguson, uno storico di Harvard e Moritz Schularick, della Libera Università di Berlino.


vi invito a leggere il resto dell'articolo su: il sussidiario.net
fonte: http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2010/3/19/FINANZA-Un-alleanza-tra-Italia-e-Gran-Bretagna-per-non-fallire-come-la-Grecia/73779/

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Goldman,
Se ritieni valga la risposta,
Credi che queste tensioni possano essere utilizzate per la salutare correzione delle borse che da più parti si augurano?
Grazie a prescindere dalla risposta.
Tenec