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mercoledì 31 marzo 2010

INFLAZIONE DISOCCUPAZIONE E PERDITA DEL POTERE D' ACQUISTO

DISOCCUPAZIONE RECORD, PRODUZIONE INDUSTRIALE BASSA, CONSUMI CHE LANGUONO, EPPURE I PREZZI SALGONO.
QUESTO INDICA UNA SOLA COSA: DISTRUZIONE DEL POTERE D'ACQUISTO.

La debolezza dell'euro permette alle aziende di essere un po' piu' competitive (ma non certo di assumere o aumentare i salari). Ma GENERA INFLAZIONE a ritmi che verso fine anno saranno sempre piu' elevati.

Nel frattempo...si fa la corsa a emettere le ultime pobbligazioni a TASSO FISSO E CON DURATA MEDIO LUNGA: prima del grande crollo dei prezzi di queste obbligazioni.

L''inflazione a marzo nell''Eurozona, secondo i dati preliminari, ha registrato una variazione tendenziale pari a +1,5%, in rialzo rispetto al +0,9% a/a di febbraio e ai massimi da dicembre 2008.

IN ITALIA cresce al ritmo piu' elevato dal febbraio 2009 e piu' delle attese. La spinta arriva dai CARBURANTI E COSTO DEI TRASPORTI.

La crescita annuale è del 1,4% (i Bot rendono molto meno)
Nel mese la crescita dei prezzi è del 0,3% (che se moltiplicato per 12 mesi porta a un'inflazione del 3,6%)
Se non consideriamo i prezzi dell'energia, la salita dell'inflazione è stata dell'1,4% (la crescita piu' alta dell'anno)

DISOCCUPAZIONE AREA EURO:
-Il tasso di disoccupazione nei Paesi Euro 16 a febbraio e' salito al 10%. Lo ha reso noto Eurostat, aggiungendo che nei Paesi Ue 27 il tasso di disoccupazione, sempre a febbraio, e' aumentato al 9,6%.


fonte http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/

GRECIA:PEGGIORA LA SITUAZIONE PER LE BANCHE

L’agenzia di valutazione Moody's ha tagliato il rating di cinque banche greche in seguito a un peggioramento della loro solidità finanziaria stand alone.
Declassate le cinque maggiori banche da 'A1' a 'A2' a riflesso dell'indebolimento delle loro situazioni di bilancio.

E le borse scendono .....

martedì 30 marzo 2010

Svalutazione competitiva



Negli scorsi mesi Abbiamo visto scendere prima il dollaro per i tassi a zero e i conseguenti carry-trades, poi l’euro per il timore sulla Grecia e infine la Sterlina per gli “attacchi speculativi”.
Nessuna forza politica si è alzata a difesa della propria moneta, in nessuno dei tre casi. Per tutti vale il ragionamento che una moneta più debole aiuta l’export.
Persino la Svizzera tenta di tenere debole il Franco e il Giappone cerca di evitare la rivalutazione dello Yen, soprattutto contro dollaro.
Tutti vorrebbero che fosse la Cina a rivalutare la sua moneta, lo yuan, ma il cambio dello yuan come sappiamo non è trattato sui mercati, ma è fissato.
La punizione classica per chi svaluta è l’inflazione. Prendiamo il Regno Unito: dai massimi del 2007 la sterlina ha perso contro euro e dollaro tra il 25% e il 30% del suo valore, tutto ciò che verrà importato costerà dunque di più a partire dalle materie prime fino a giungere, alla fine del processo, ai prezzi dei prodotti finiti.
Negli anni ‘70 andò esattamente così, con una inflazione a due cifre, per ora invece l’inflazione UK è al 3,5%.
Un altro ‘dazio’ che chi svaluta normalmente paga è quello di dover riconoscere interessi crescenti ai propri creditori, visto che tali crediti hanno perso valore; ma i titoli di Stato inglesi decennali continuano a rendere intorno al 4%.
La condizione generale dei Paesi occidentali è però oggi di forte dipendenza dai capitali esteri per il sostegno del loro debito, e questo “facile” gioco di svalutazioni per spingere la ripresa attraverso l’export può diventare molto caro: quando il mercato diventerà più selettivo avere una valuta forte, come un tempo era d’orgoglio nazionale, potrebbe di nuovo essere visto come un vantaggio e non un handicap.

fonte: http://bimboalieno.altervista.org/

Dollaro USA in rafforzamento


Come ampiamente prospettato e chiarito da me in vari posts ,e' ormai chiaro che dopo aver reso tonici i mercati finanziari e aver risanato le aziende a rischio, il nostro caro dollarone USA e'ormai in corsa verso il recupero del vecchio vigore,e il grafico fino ad oggi mi ha dato ragione...
e' vero che nel breve ci possono essere fattori che vanno ad influenzare il corso dei mercati valutari(come le notizie sulla Grecia di venerdi' che hanno fatto schizzare in alto l'euro sul dollaro) , però per il medio lungo ci sono elementi che saranno importanti, quali crescita economica, che in America e' senza alcun dubbio in fase di partenza, inflazione che sempre in America e' gia' partita , tassi d'interesse che presto saliranno in America in primis ...quindi dollar/euro long ad oltranza...
In area euro invece e' da tenere sotto osservazione il cambio euro-yen il cui cross se rompe il supporto a 120 dara' uno dei segnali che il carry trade sui mercati europei e' agli sgoccioli!! ...

Quando le azioni non riflettono i fondamentali delle aziende



Finmeccanica si è aggiudicata commesse per un valore complessivo di circa 215 milioni di euro attraverso le sue aziende DRS, AgustaWestland, Ansaldo STS, SELEX Sistemi Integrati, SELEX Galileo e Elsag Datamat.
In particolare, DRS Technical Services, controllata al 100% da DRS Technologies, ha ottenuto un contratto del valore di circa 77 milioni di dollari per la fornitura di assistenza tecnica all'esercito statunitense e alle forze alleate nelle operazioni di ritiro dall'Iraq.
Naturalmente il titolo azionario e' sceso insieme al mercato ,fregandosene altamente! Bei tempi quelli in cui appena un'azienda si aggiudicava delle commesse o crescevano gli utili grazie ad un piano industriale degno di nota, il titolo azionario risentiva positivamente... roba vecchia !!
ormai in borsa si agisce quasi solamente in modo speculativo !!
credetemi quando vi dico che conviene operare in intraday o al massimo investimenti di medio periodo protetti da stop loss-piani di accumulo e quant'altro vi possa preservare da crolli improvvisi ..

Dubai non convince Jp Morgan

Dopo l’iniziale reazione positiva dei mercati al piano di ristrutturazione di Dubai World, cominciano ad arrivare i primi dubbi. A lanciarli, ieri, è stata la banca americana JPMorgan Chase, che ha spiegato come l’operazione possa risultare «negativa» per gli istituti finanziari creditori, dal momento che la restituzione dei capitali sarà finanziata prevalentemente attraverso la vendita di asset.

Dubai World, holding di proprietà dello Stato, sta chiedendo infatti a chi le ha fornito in passato linee di credito di aspettare circa otto anni prima di ricevere indietro il denaro, nell’ambito di un complesso programma da 23,5 miliardi di dollari annunciato la scorsa settimana. «Non c’è traccia di alcuna garanzia governativa sul ripianamento del debito - ha spiegato all’agenzia Bloomberg Zafar Nazim, analista londinese di JPMorgan -. Da parte dell’esecutivo saranno iniettati solamente 1,5 miliardi di dollari in contanti al fine di supportare i creditori. Per cui è tutto subordinato alla vendita di asset e ai dividendi».

Una visione pessimistica, dunque, che contrasta con le prime reazioni giunte giovedì scorso, quando furono resi noti i primi dettagli del piano. Tra questi, ad esempio, c’è la richiesta a chi ha prestato i propri capitali al braccio immobiliare della società degli Emirati Arabi Uniti, la Nakheel PJSC, di ristrutturare il debito.

fonte :lamiaeconomia.blogspot.com

Grosse coperture di short position



Nei giorni scorsi nell'SP 500, una quantita' enorme di contratti short che erano stati aperti negli scorsi mesi(posizioni speculative ribassiste)sono stati chiusi...
circa 19 miliardi di dollari USA.

Una cosa del genere non si era mai vista, o per meglio dire, si era vista solo nel periodo cupo di marzo 2009 ,
questo potrebbe voler dire

-o che qualche grosso players ha cambiato view sul mercato..
e qui mi chiedo ...cosi' all'improvviso??

-o che qualchuno si sia protetto in un periodo di forti "dubbi sistemici" e ora e' ritornato "ottimista"

-o che ci sia l'interesse di grossi fondi speculativi a turbare il trend del mercato per far incagliare il parco buoi che ignaro segue il trend pilotato da queste mosse

-oppure che queste siano solo coperture dei portafogli di grossi fondi speculativi che si preparano ad investire short in modo pesante (viste le coperture)



fonte: http://intermarketandmore.investireoggi.it/

Un futuro di debiti


“Apocalisse”, “disastro”, “valanga”. Non lesinano sui vocaboli catastrofisti le società di rating sul debito quando danno il quadro del mercato obbligazionario corporate degli Stati Uniti. A preoccupare gli analisti dei bond è l’ammontare della carta che nei prossimi cinque anni arriverà a scadenza e che quelli di Moody’s hanno quantificato in 1.400 miliardi di dollari. Nello scenario peggiore dipinto dall’agenzia americana di merito del credito, la maggior parte delle aziende emittenti non sarà in grado di restituire il dovuto agli obbligazionisti, imboccando in questo modo la strada della bancarotta.

Concordano sulla somma, ma sono meno pessimisti, i loro colleghi di Fitch secondo cui gli emittenti più vulnerabili potranno contare sull’aiuto delle banche (che preferiscono allungare i termini di scadenza piuttosto che affrontare un default del debitore) e su un risveglio degli investitori in obbligazioni. Spulciando i report delle due agenzie, si nota che circa 600 miliardi di dollari corrispondono all’ammontare di emissioni da parte di grandi società senza particolari problemi di bilancio e che, quindi, non dovrebbero avere difficoltà a rifinanziare il debito o a ripagare i propri bondholder.

Il ritorno dei CLO
Il problema vero, quindi, è per i circa 800 miliardi di dollari che mancano. Una parte di questi, (circa 425 miliardi) potrebbero essere rifinanziati attraverso uno strumento chiamato Collateralized Loan Obligation (CLO): in pratica si tratta di chiudere all’interno di diversi “pacchetti” una serie di debiti di piccole e grandi società per poi rivenderli ad investitori interessati. Si tratta comunque di strumenti decisamente speculativi, destinati a istituzioni finanziarie e che, per inciso, hanno contribuito non poco a gonfiare la bolla che ha portato alla crisi degli ultimi tre anni. “Ma siccome i prestiti fanno guadagnare o perdere i creditori in base alle fluttuazioni dei tassi di interesse, un aumento del costo del denaro darebbe nuova linfa ai CLO. “Quando la Federal Reserve ricomincerà ad alzare i tassi dai minimi storici, le banche potrebbero essere spinte a utilizzare sempre più spesso questo strumento”, spiega lo studio di Fitch. “Al di là delle considerazioni morali sull’uso di questi asset di investimento dopo quello che è successo dal 2007, bisogna comunque riconoscere che potrebbero essere l’unica strada per salvare molte società e i loro investitori dal disastro”.

Un accordo fra le parti
Un’altra via, secondo l’agenzia di analisi di Thomson Reuters (TR), potrebbe essere un accordo fra creditore ed emittente. In questo modo si potrebbero salvare bond per circa 135 miliardi di dollari. Con questo sistema, conosciuto come amend and extend (modifica ed estendi), nel 2009 in base ai calcoli di TR sono state salvate emissioni corporate per 60,6 miliardi. Resterebbero in pericolo circa 240 miliardi di dollari di bond. Una cifra decisamente ridimensionata rispetto ai 1.400 miliardi iniziali, considerando anche che non tutte le società che li hanno emessi andranno necessariamente in default.

La questione, in ogni caso, è destinata a ripresentarsi a intervalli regolari. La Corporate America, infatti, sta facendo ancora un massiccio uso delle obbligazioni per finanziarsi e rifinanziare il debito. Secondo i dati di TR, in meno di tre mesi dall’inizio dell’anno, negli Stati Uniti si sono registrate emissioni corporate per quasi 40 miliardi di dollari.


fonte: www.lamiaeconomia.blogspot.com

domenica 28 marzo 2010

Greenspan lancia l'allarme: alti rendimenti riflettono un rialzo dei tassi di interesse. La conseguenza: una nuova frenata per l'immobiliare.



Rendimenti piu' alti riflettono i timori degli investitori "sull'ampio debito federale che ha raggiunto livelli mai visti prima", ha dichiarato Greenspan ai microfoni di Bloomberg, dicendosi "molto preoccupato sulla situazione fiscale americana.
Attenzione!! perche' i rendimenti in aumento non sono un bel segnale per l'economia e per le borse , significherebbe che la propensione al rischio e' scesa e che gli investimenti diminuiscono;
Se ci fate caso proprio in questi giorni FINECO HA DECISO DI ALZARE I RENDIMENTI DEL SUPERSAVE DALLO 0,90 ALL'1% mentre
IL CONTO ARANCIO E' PASSATO DAL 2,5% AL 2,75 (PER I NUOVI CONTI)

Greenspan sostiene inoltre che un incremento dei tassi di interesse a lungo termine "rendera' la ripresa del settore immobiliare molto difficile, frenando anche gli investimenti"
Siamo in una situazione eccezionale con i tassi in USA e Giappone a 0,25 e nell'area Euro a 1% quindi in futuro non possono che salire è matematico: o stanno fermi o salgono e quando aumentano i rendimenti ,come dice Greenspan,c'e' il rischio che aumentino i tassi ...con conseguente deprezzamento dei bond, quindi a rimetterci sarebbero i detentori di obbligazioni a tasso fisso a lunga scadenza perche' in caso di "veloce" aumento dei tassi si troverebbero per molti anni a riscuotere una cedola più bassa di altri strumenti emessi successivamente all'innalzamento dei tassi.

venerdì 26 marzo 2010

...l' esca deve essere sempre attraente !

Strani volumi sulle vendite nell'indice americano !!



Che le banche d'affari(mani forti) abbiano deciso di girare la boa ???
il mercato di questi giorni e' stato spinto con una direzione e una precisione tipica della manovrazione era infatti in evidente distribuzione....

Toyota blocca produzione per 12 giorni in Francia e Gran Bretagna

GRECIA: TRICHET AVVERTE, 'MOLTO NEGATIVO' UN INTERVENTO FMI

Il presidente della Banca centrale europea (Bce), Jean-Claude Trichet ha messo in guardia oggi i leader dell'eurozona dal prendere decisioni che prevedano un intervento del Fondo monetario internazionale in aiuto della Grecia, sottoposta a una grave crisi finanziaria, giudicando che sarebbe "molto, molto negativo" se i paesi membri dell'euro si sbarazzassero delle loro responsabilità.
L'accordo franco tedesco per il 'meccanismo coordinato' di assistenza alla Grecia, che si spera sia approvato stasera da un vertice dell'eurogruppo, prevede l'intervento finanziario dell'Fmi, ma in un quadro comunitario, come complemento della partecipazione finanziaria "maggioritaria" degli Stati membri dell'euro, e sotto il controllo della Commissione e delle altre istituzioni europee.

Crisi: Grecia, ok dai 16 Paesi zona euro a intesa

(ANSA) - I 16 Paesi dell'euro zona hanno approvato l'accordo proposto da Francia-Germania per il meccanismo europeo di salvataggio della Grecia.L'intesa prevede la messa a punto di una cornice europea nel cui ambito potranno essere attivati prestiti bilaterali degli Stati membri e un contributo finanziario del Fmi. Il meccanismo sara' attivato solo su richiesta e sulla base di condizioni precise e di valutazioni di Bce e Commissione. Il totale di bisogno finanziario dovrebbe essere di circa 22 mld.

giovedì 25 marzo 2010

USA: Bernanke, non c'è fretta per aumento tassi

(Teleborsa) - Non c'è fretta per un rialzo dei tassi di interesse. E' quanto affermato dal presidente della Federal Reserve Ben Bernanke nella sua audizione davanti alla Commissione servizi finanziari della Camera dei Rappresentanti. Nell'attuale situazione di fragilità dell'economia i tassi rimarranno bassi ancora per un lungo periodo. La tempistica dei prossimi rialzi del costo del denaro e degli sviluppi sulle operazioni straordinarie relative ai prestiti dipenderanno dalle condizioni economiche e dagli sviluppi del settore finanziario. Bernanke ha poi ribadito l'esigenza di una stretta delle riserve in eccesso per prevenire pressioni inflazionistiche.
fonte WSI

Non dimenticate chi decide il trend !


Il governo di Dubai ha annunciato che la controllata Dubai World ha annunciato il piano di ristrutturazione del debito. Il fondo dovrebbe ottenere nuove risorse per 9,5 miliardi di dollari.
Questo ha risollevato un po' l'umore dei mercati ma state attenti perche' l'euforia per questa notizia potrebbe durare pochissimo, potrebbe diventare letale per i longhisti... e' una notizia che arriva dall'emirato e comunque evidenzia che la grave situazione di Dubai world non si e' arginata col primo prestito dell'emirato ma necessita altra liquidita'...poi comunque festeggerei se le belle notizie arrivassero dall'America che conduce il trend di tutti i mercati, aspettiamo le 13 please...quando il Presidente della Fed Ben Bernanke parlera'all'audizione a Washington, Sempre oggi, Trichet presenta il rapporto annuale al Parlamento Europeo e poi la croce principale per i mercati euro(per adesso) resta sempre e solo la Greacia e le decisioni che il consiglio europeo prendera' per essa...
Questa mossa repentina del mercato, sta' replicando il rimbalzo puramente tecnico dell'euro sul dollaro,quindi si tratta sicuramente di ricoperture!!!
infatti l'euro stamattina recupera un po' ma non ha per nulla violato la tendenza ribassista di breve ,quindi ritornera' presto a scendere!!

mercoledì 24 marzo 2010

Aggiornamento sui mercati


Eccomi di ritorno da una giornata piena di impegni fuori mercato...
(oggi peraltro compio gli anni e questa sera mi aspetta una festicciola in famiglia!!)
Torniamo a noi...
vedo subito che il market di oggi e' stato in preda a fortissime turbolenze,sopratutto sui cambi...che hanno provocato molte flessioni repentine..

A far sbandare i mercati la notizia che Fitch ha tagliato il rating sovrano a lungo termine del Portogallo ad AA- dal precedente AA, con outlook negativo. A me sembra come un pretesto... quasi a voler diffondere altro panico sull'euro !!
A questo si aggiungono i pessimi dati sulla vendita di case nuove in USA..

Insomma pare che le mani forti abbiano deciso di far scendere un po' i listini ; guarda caso proprio quando si sente parlare di riforma degli istituti finanziari USA!! provvedimenti che Obama ha promesso di varare al piu' presto...

(Vi ricordate la reazione dei titoli finanziari quando se ne comincio' a parlare ???)

infatti il senatore Barney Frank ha detto che l'ok alla riforma e' vicino. Il presidente della commissione bancaria del Senato
Chris Dodd ha riferito che Obama intende accelerare ulteriormente sull'approvazione dei nuovi provvedimenti che riguardano dimensioni e rischi degli istituti.
Se l'america stasera chiudera' in rosso e nessuna manina interverra' Senz'altro domani si andra' Short .. !!

martedì 23 marzo 2010

Attenti al mercato di oggi!!

giornata prevalentemente positiva ma fondamentale sara' come sempre
l' attesa per i dati del pomeriggio sul mercato immobiliare Usa, in particolare quelli sulle vendite di case esistenti. e in particolare Il discorso di Geithner e Donovan che a Washington testimonieranno davanti al comitato finanziario immobiliare

Quindi Volatilita' altissima...

se avete posizioni aperte alzate spesso gli stop loss e impostatevi saldamente prima dell'apertura dei mercati USA

domenica 21 marzo 2010

GRECIA: "PAGHEREMO DEBITI e NON ANDREMO IN DEFAULT"


(AGI) - Atene, 20 mar. - La Grecia paghera' i debiti e non andra' in default. Lo ha assicurato il premier George Papandreou. "Voglio assicurare - ha detto che la Grecia non andra' in default. La Grecia ha un governo forte e un popolo coraggioso. Stiamo tornando sulla strada della stabilita'". La Grecia ha preso le misure necessarie per fronteggiare la sua crisi fiscale e non andra' in default sul debito pubblico, ha spiegato il premier in un discorso al consiglio del partito socialista nazionale. Atene sta premendo per aver un concreto aiuto dai partners dell'Unione Europea. La Commissione Ue ha annunciato che proporra' al vertice del 25 marzo una discussione sui meccanismi di supporto al Paese con la creazione di uno strumento di coordinamento per consentire prestiti bilaterali tra gli stati. La Grecia ha gia' annunciato che potrebbe rivolgersi al Fondo monetario internazionale se non sara' trovata una soluzione europea. Il premier greco ha inoltre chiesto un'azione congiunta per frenare la speculazione. "Stiamo costruendo alleanze dentro e fuori l'Ue - ha aggiunto Papandreou - Stiamo convincendo i nostri partner a mettere dei limiti agli speculatori. Non stiamo chiedendo a nessuno di pagare i nostri debiti. Li pagheremo da soli".

sabato 20 marzo 2010

Rassegna stampa:

Per il fine settimana, come di consueto vi propongo degli interessantissimi articoli che vi invitano a riflettere .. e che possono essere propedeutici per impostare le nuove strategie di investimento per le prossime settimane.

FINANZA/ Un'alleanza tra Italia e Gran Bretagna per non fallire come la Grecia



La lucida analisi di Ugo Bertone pubblicata ieri su ilsussidiario.net è perfettamente condivisibile: l'Italia è oggettivamente sotto attacco. Silenzioso, per ora. Senza scossoni, senza allarmi delle società di rating, senza cds in salita vertiginosa. Ma, questo non toglie nulla alla realtà che stiamo vivendo, l'attacco è reale.

Una sola cosa non mi convince: il voler inserire la Gran Bretagna nel fronte dei nostri nemici solo perché il Financial Times ha attaccato Mario Draghi. Ma procediamo con ordine. Il perché l'Europa stia facendo le pulci ai nostri conti è chiaro: per quanto anello debole dell’Unione, l'Italia ha molti meno problemi dei suoi partner. Persino del panzer tedesco. Certo, abbiamo un debito spaventoso - il terzo del mondo dopo Usa e Giappone - ma ci conviviamo da quarant'anni e fino a oggi rischi di insolvenza per incapacità di rifinanziamento non si sono mai posti.

Diverso per altri. La Spagna, ad esempio, non solo si appresta a diventare la prossima Grecia a causa della seconda bolla immobiliare pronta a scoppiare - la prima ha visto il crollo dei prezzi, ora si parla di problemi legati ai mutui e ai bad assets del settore - ma rischia di essere già tecnicamente fallita. «Un terzo degli istituti di credito rischia di dover affrontare problemi di insolvenza», non lo dice il sottoscritto ma Elena Salgado, il ministro delle Finanze iberico. E, guarda caso, la banca centrale spagnola sta spingendo per un’ondata di fusioni al fine di consolidare riserve e bilanci delle banche: insomma, o nascono tre, quattro grandi gruppi oppure dovremo mettere in conto il potenziale fallimento almeno di Caixa Cat, CAM, Caixa Galicia e Bancaja.

Il loro rapporto tra swap sugli assets in portafoglio e il numero delle ripossessioni di immobili è infatti da spavento, roba da far venir da ridere ripensando alle città fantasma create negli Usa dalla crisi dei subprime. Sono le casse di risparmio a tremare e, infatti, nella sede londinese della loro associazione in Lower Regent Street, c'è poca voglia di parlare: «Nessun commento allo stato attuale», è stata la risposta ottenuta da ilsussidiario.net.

E la Germania? Al di là dello strappo consumato nel rapporto con la Francia, resasi conto di essere alleato utile solo al bene di Berlino ma destinata ad essere agnello sacrificale del progetto teutonico di Europa a due velocità basata sul surplus commerciale, virtuosità fiscale ed export, il gigante europeo è stata paragonato addirittura alla Cina come grado di pericolosità per l’economia mondiale. Lo ha fatto mercoledì, lo stesso giorno dell'attacco a Mario Draghi, Martin Wolf nella sua rubrica sul Financial Times: si parla di Chermany, contrazione tra China e Germany, neologismo inventato da Niall Ferguson, uno storico di Harvard e Moritz Schularick, della Libera Università di Berlino.


vi invito a leggere il resto dell'articolo su: il sussidiario.net
fonte: http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2010/3/19/FINANZA-Un-alleanza-tra-Italia-e-Gran-Bretagna-per-non-fallire-come-la-Grecia/73779/

Draghi e l’Italia sotto attacco di Europa e Gran Bretagna



“Ma l’Italia non rischia di essere per i mercati un problema ben più grave della Grecia?”. Titola così il Financial Times un intervento di Michael Dicks, capo economista di Barclays Wealth, pubblicato, forse non a caso, il 17 marzo, nel bel mezzo di un aspro dibattito sulle riforme dei mercati finanziari che divide l’area euro dal blocco anglosassone sulle due rive dell’Atlantico.

Il commento è arrivato sui tavoli dell’Europarlamento proprio prima dell’inizio dell’audizione di Mario Draghi, intervenuto a Strasburgo in qualità di presidente del Financial Stability Board, ovvero il comitato chiamato a definire le regole sui mercati finanziari, e in particolare sui requisiti di capitale delle banche.

Di qui il sospetto che la Bibbia della City abbia voluto ricordare che Draghi rappresenta un Paese debole, forse l’anello che potrebbe mettere in ginocchio l’euro. Opinione che, tra l’altro, viene condivisa anche dalla Bundesbank che non fa mistero di non gradire un italiano, per bravo che sia, ai vertici della Bce. Certo, l’eccesso di dietrologia può far travisare la realtà. Ma, d’altro canto, a pensar male, non si fa certo peccato.

In ogni caso, questa cornice aiuta a capire la cautela del governatore che ha sottolineato, davanti agli europarlamentari, che «la ripresa è disomogenea, debole in Europa, ancora fragile ovunque». Non è il caso, insomma, di abbassare la guardia o, peggio ancora, di dividersi sul fronte delle regole della finanza.

Non dimentichiamo, è il messaggio di Draghi, che la più grave crisi del dopoguerra è scoppiata sul fronte delle banche, oggi convalescenti ma tutt’altro che al riparo da un’eventuale “double dip”, ovvero da una ricaduta che (insegna la crisi del 1937) potrebbe essere più grave del primo collasso, trascinando di nuovo l’economia

delle grandi istituzioni finanziarie e dell’universo di hedge che ruota attorno alle grandi banche d’affari che si finanziano a tassi superconvenienti sul mercato (o presso la Fed). Ed è facile prevedere che l’atteggiamento americano non cambierà di sicuro nel prossimo futuro. Anzi, a fine mese finiranno gli acquisti da parte della Fed di titoli tossici legati al mercato immobiliare Usa, un test decisivo per valutare il recupero del mercato finanziario, che molti giudicano ancora drogato dalle iniezioni di denaro da parte di Washington.

Il “siluro” contro l’Italia lanciato dalle colonne del FT va inserito all’interno di questo braccio di ferro, che minaccia di inasprirsi nelle prossime settimane anche perché destinato a sovrapporsi con l’altra grande contesa (ancor più grande) che separa gli Usa dalla Cina, accusata di far dumping grazie a uno yuan artificialmente debole.

Perché prendersela con l’Italia, nonostante il giudizio positivo delle agenzie di rating? Perché, spiega Dicks, la fragilità finanziaria di un Paese è solo la risultante della situazione dell’economia reale. Se si va a misurare lo stato di salute dell’Azienda Italia si scopre che dal 1995, quando l’industria di casa nostra poteva contare sul propellente della lira debole, la competitività della Penisola è drammaticamente peggiorata rispetto alla Germania, il primo partner commerciale: 15 anni fa il costo del lavoro per unità di prodotto italiano era il 60% di quello tedesco; oggi, al contrario il clup italiano è superiore del 30% a quello della Repubblica Federale. Nello stesso periodo l’export da Monaco e Stoccarda verso l’Italia è cresciuto del 70%, quello italiano verso la Germania solo del 30%.

Il messaggio è chiaro: dieci anni dopo la nascita dell’euro i nodi stanno venendo alpettine. Una comunità finanziaria basata sull’unità valutaria ma senza aver riequilibrato i flussi dell’economia reale rischia di finir vittima delle sue tensioni interne che, con il tempo, hanno accumulato pericolose crepe, pronte a manifestarsi alla prima scossa sui mercati.

Attenzione, alla City: cresce la legione dei traders pronti ad approfittare della situazione, soprattutto se Eurolandia sceglierà ancora la linea dura. Esiste un’alternativa al conflitto? Giulio Tremonti, a Bruxelles, ha ripetuto che un’economia votata all’export come quella tedesca è più fragile di quel che non appaia a prima vista. Certo, non si può chiedere alla panzer-economia di rinunciare ai suoi colossi a quattro ruote. Ma un progetto europeo basato su più investimenti e consumi a Sud, a lungo andare, potrebbe esser la medicina giusta anche per la Germania.

fonte :
http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=73552

Google lascia la Cina «Fuori dal Paese il 10 aprile»


Google lascia la Cina «Fuori dal Paese il 10 aprile»
La societa' informatica americana Google, proprietaria di uno dei piu' popolari motori di ricerca su internet, chiudera' il 10 aprile le sue operazioni in Cina. Lo afferma il giornale China Business News, citando un funzionario di un'agenzia che raccoglie pubblicita' sul web.

Il giornale non specifica se Google chiudera' solo il suo sito web in cinese o anche altre delle sue iniziative in Cina. Google annuncera' la sua decisione lunedi' prossimo, 22 marzo, insieme alle decisioni dell'azienda riguardo al personale cinese: ai dipendenti sarebbe stato già offerto di lavorare o nelle sedi statunitensi oppure nella regione dell'Asia-Pacifico.

I dirigenti di Google China non hanno finora commentato la notizia. Google ha denunciato in gennaio degli attacchi informatici contro i conti di posta elettronica di alcuni suoi clienti, in larga parte dissidenti cinesi. Sostenendo che gli attacchi provenivano dalla Cina, la societa' americana ha minacciato di smettere di usare i ''filtri'' richiesti dalla censura cinese e di chiudere il suo sito web in cinese se non fosse stata messa in grado di garantire la sicurezza ai suoi clienti.

La scorsa settimana, il quotidiano Financial Times ha scritto che la decisione di chiudere Google.cn e' stata presa al ''99,9%'' e la compagnia sta ora studiando un modo per non danneggiare i suoi dipendenti cinesi, che sono alcune centinaia. Sempre la scorsa settimana il ''chief executive'' della compagnia americana, Eric Schmidt, si e' dichiarato ottimista sul futuro di Google in Cina, senza pero' specificare se si riferiva al sito in cinese o ad altre operazioni. Le autorita' cinesi esercitano uno stretto controllo su Internet e dalla Cina sono inaccessibili i siti politicamente sgraditi a Pechino ma anche le cosiddette ''reti di comunicazione sociale'' come YouTube, Facebook e Twitter.

fonte : http://www.unita.it/

venerdì 19 marzo 2010

JP Morgan convinta che la FED aumenterà i tassi


Da WSI: (Teleborsa) - La FED potrebbe aumentare il tasso di sconto, caricato direttamente sui prestiti diretti alla banche, prima del FOMC del prossimo 28 Aprile. "Prima o poi dovrà accadere" ha detto Michael Feroli, capo economista di JPMorgan, aggiungendo "Se è oggi, se sarà la settimana prossima o il mese prossimo è duro da dire". Dice sempre Feroli, "I mercati USA sono saliti in modo poderoso e l'intervento della FED dovrebbe stemperare quest'euforia trovando giustificazione nel fatto che l'economia sembra migliorare senza provocare inflazione .
fonte http://www.wallstreetitalia.com/

scadenze tecniche


La seduta di oggi ,nonostante sia povera di spunti dal fronte macro, è caratterizzata dalle scadenze tecniche di futures e opzioni,dove i fondi e i big investors mettono a posto i portafogli e impostano le nuove strategie; le cosiddette "quattro streghe", che potrebbero rendere volatili i mercati...
Tutto si giochera' dalle 14.30 in poi per adesso il nostro listino cresce sulla scia della chiusura dei mercati USA di ieri e di quelli asiatici.
Se le mani forti americane , dopo gli sforzi enormi che hanno fatto per portare il DJ a 10.800 e lo S&P attorno a 1.170... avranno la forza di spingere ancora verso l'alto ,potrebbe esserci anche uno scatto furioso, perchè tutti gli shortisti correrebbero a ricoprisrsi e cio' provocherebbe oltre allo sgomento,la nona chiusura positiva consecutiva del DJ ..diversamente sara'solo una correzione tecnica

Sullo sfondo resta aperta la questione Grecia, sulle varie ipotesi di sostegno ad Atene.

giovedì 18 marzo 2010

il mondo che (non) cambia


I ministri europei delle Finanze hanno ceduto alle fortissime pressioni degli ambienti finanziari e bancari angloamericani unite a quelle dei loro servi alla Casa Bianca...infatti (per adesso)pare che abbiano rinunciato a trovare un accordo sul progetto di regolamentare l’attività dei fondi speculativi (hedge fund) ed aumentarne quindi la trasparenza.
Se ne parlerà in una prossima riunione prima della fine della presidenza spagnola in giugno(il 13 se non sbaglio).
La portavoce della presidenza Ue e il ministro spagnolo delle Finanze, Elena Salgado, presidente di turno dell’Ecofin, ha spiegato che la questione dei fondi speculativi è stata rimossa dall’agenda dei lavori per avere il consenso più ampio possibile.(????)
Si tratta infatti di mettersi d’accordo su una posizione generale dalla quale far partire i negoziati con il Parlamento europeo che dovrà dare semaforo verde al progetto.

Chiusa l' operazione su Unicredit con profitto!!

Una Rendita del 7 % in due giorni!! non male no?

La notizia sulle dimissioni di Profumo era solo un modo per far scendere il titolo un po' e fare posizionare qualche big ad un buon livello ...
dopo sono entrati in modo pesante ..
proprio come io avevo previsto martedi' mattina !

Giovanni Agnelli Diceva : l'informazione è potere.....

martedì 16 marzo 2010

Profumo di dimissioni ??? .. puzza di bufala ..!!


Da tenere sotto osservazione il titolo Unicredit per il CdA di questo pomeriggio sui dati di bilancio ma anche per le possibili dimissioni di Profumo ,infatti il numero uno di piazza Cordusio, sta considerando la possibilità di rassegnare le proprie dimissioni in occasione del Cda , a causa di scontri con gli azionisti riguardo al già annunciato piano di riorganizzazione della banca...
ma secondo voi le fondazioni e gli azionisti di maggioranza decidono di fare la banca unica il giorno prima del cda?? e poi fanno trapelare la notizia cosi' facilmente dandola in pasto ai piccoli investitori ???semplice vogliono entrare in modo pesante sul titolo ! aspettano il momento buono, diffondono un po' di preoccupazioni e poi quando il titolo scende fino a dove vogliono loro ci vanno dentro di brutto !

il titolo oscilla tra il territorio positivo e quello negativo sui primi minuti di scambi ... io sicuramente entrero' in posizione long intorno alle 15 .... ma vi terro' aggiornati

ps:

in Questi giorni si e' visto l'esordio sul SeDeX di 224 nuovi covered warrant targati Unicredit: l'offerta ha riguardato 119 cw su titoli azionari con scadenze a giugno, settembre, dicembre 2010 e dicembre 2011, 83 su indici (Nasdaq100, Nikkei225, S&P500 e Ftse Mib) con scadenze a giugno, luglio, agosto, settembre e dicembre 2010, 14 su materie prime (Argento, Oro e Crude Oil future) con scadenze a giugno, agosto e settembre 2010, e 8 sul cambio euro/dollaro con scadenze a giugno e settembre 2010.

lunedì 15 marzo 2010

Niente paura, tutto come da programma !!!




Avete presente la solita manina che tira su i mercati americani ogni volta che gli stessi scendono, anche a dispetto dei peggiori dati macro o comunque di notizie degne di crollo dei mercati azionari ???
vi siete mai chiesti perche' questa manina interviene quasi sempre a mercati europei chiusi ,anche dopo il nostro after-hours, spesso poco prima dell'orario di chiusura delle contrattazioni in america ???
tutto come da programma ...
Le banche d'affari americane, cosi' facendo tengono bassi i nostri prezzi affinche' le loro aziende diventino piu' competitive e perche', poi quando il dollaro sara' nuovamente forte, le nostre gli si presenteranno in un piatto d' argento a prezzi ultra scontati .... magari dopo qualche correzione che le ha deprezzate ancora di piu' rispetto ad oggi !
Ebbene sappiate che se il nostro listino ha sottoperformato gli altri listini in maniera scandalosa, perdendo in termini di performance circa il 20%;

e' perche' ha sempre seguito quest'andamento azionario basato sulla sudditanza verso i listini americani,che lo ha portato a scontare i prezzi delle nostre aziende migliori rispetto a quelle d'oltreoceano che hanno quasi pareggiato le perdite in termini di valutazionei azionarie .

Il programma e' stato suddiviso in tre fasi :
1)incremento dei mercati azionari attraverso il CARRY TRADE: Tutti si indebitano in dollari approfittando dei tassi quasi a zero e comprano assets finanziari ..obbligazioni corporate e azioni
2)Rafforzamento del dollaro indebolito dal forte debito causato dal quantitative easing (con conseguente correzione per i mercati europei e in particolar modo ftse-mib)
3)acquisto assets sottovaluatti con alti potenziali... e conseguente spinta dei mercati azionari su nuovi massimi (ripresa dell'economia ?)

In questo momento stiamo attraversando la seconda fase...
infatti la speculazione sul dollaro non era mai stata cosi' aggressiva dal fallimento di Lehman Brothers!! Il perche' di tale ritrovato ottimismo? La convinzione che gli Stati Uniti torneranno a crescere a un ritmo piu' veloce di Europa e Giappone.

Il rafforzamento del biglietto verde e' gia' in atto.
Questo mese ha raggiunto il top dello scorso maggio contro l'euro. Tutta colpa dei timori legati allo stato di salute delle finanze della Grecia(fomentata tra l'altro dalle stesse banche d'affari americane...)?? tutto studiato nei dettagli!!



la Federal Reserve infatti,se condo questo programma ,dovrebbe ritoccare all'insu' il costo del denaro prima di Bce e Bank of Japan; Questa mossa non farebbe che sostenere la valuta americana e avallare sempre di piu' la "seconda fase" (con provabile correzione dei mercati europei) se cosi' fosse, bisognerebbe stare attenti a una provabile correzione sempre piu' calcata sui mercati europei rispetto a quelli Usa(questo e' il motivo reale per cui il mercato italiano tentenna in questi giorni) Domani infatti ad un provabile rialzo dei tassi d'interesse si potrebbe reagire con un euforia iniziale ma nei giorni a seguire potrebbe avere inizio la fase correttiva di cui sopra che darebbe atto ai rastrellamenti americani (fase3) per la seconda gamba rialzista ...

Per fare un esempio sul movimento del biglietto verde...
dopo aver scalato il cross con l'euro la speculazione si e' girata sul cambio con altre valute ,tipo
Dollar Vs $ Canadese.


Infatti Il nostro bigliettone Usa, prima ha violato una resistenza a 1,0104 che durava da mesi e poi invece di accellerare al ribasso, ha lateralizzato un po' e poi è ritornato sopra. A questo punto se sale ancora un'altro po' disegna uno splendido triplo minimo e poi la negazione di una rottura importante diventa un bel segnale rialzista. A tutto questo si aggiunge che il petrolio sta calando (e questo non è buono per il Canada) e il $ index è in crescita.

mercoledì 10 marzo 2010

La situazione dei mercati azionari


Intanto mi scuso con tutti voi perche' in questi giorni sto seguendo dei lavori fuori citta' e torno la sera a mercati chiusi ,di conseguenza non ho fatto operazioni intraday e quindi non ho potuto postare la mia operativita' in real time , dalla settimana prossima spero di riprendere l'attivita' di sempre !

Tornando al post ...
Da quello che ho visto C'e' stata grande incertezza sui mercati con il nostro fib che ha stazionato sotto i 22.500 per un po' e oggi finalmente ha superato questa soglia, in maniera "quasi" convincente ...
mentre euro e dollaro si muovono in trading range da 23 sedute
e' comunque chiaro che le borse vogliono farle salire ancora...e vogliono portare in alto i prezzi con nuovi massimi ogni volta…
da questo punto di vista e' tutto chiaro.. l’economia vuole azioni toniche , Almeno il rapporto debt/equity rimarrà basso, facendo credere che le cose vanno bene. Rimane poi sempre il fatto che bisogna vedere se riusciranno ad asicurare il flusso di denaro necessario per pagare gli interessi sui debiti, e per questo, non credo che i prezzi rinchiusi in un trading range siano una cosa buona...

Mercato immobiliare



Oggi vorrei trattare il tema del mercato immobiliare, che come tutti i mercati è in continua evoluzione.
Analizziamo prima questo mercato tecnicamente ;
Il mercato immobiliare, vive grazie ai mutui delle banche, le quali vivono cartolarizzando questi mutui, cioè impacchettandoli e vendendoli a terzi soggetti. Oggi questo mercato è ridotto al lumicino...
Inoltre La banca che si prende in carico un mutuo,lo deve mettere a bilancio....con il rischio che lo stesso si svaluti se il sottoscrittore mostrasse segni di insolvenza dovuti a lavoro precario-cassa integrazione-licenziamenti ecc...
la banca per proteggersi deve necessariamente alzare i parametri di valutazione per l' erogazione dei prestiti allontanando cosi' le possibilità di dover svalutare i mutui "rischiosi" ; quindi Con un mercato cosi' ,basato su un sistema economico che ha un tasso di disoccupazione elevatissimo, tantissimi cassaintegrati, e troppi lavoratori sottopagati(magari in nero)che a malapena riescono ad arrivare alla fine del mese, si evince che ottenere un mutuo non e' piu' semplice come qualche anno fa!!

In America ad esempio ,Il prezzo delle case, come ben sapete, è sceso, durante la crisi in modo verticale.

E se non fosse intervenuto il Governo USA, chissà dove si sarebbe finiti,infatti dopo che il Governo USA ha deciso di regalare un credito d’imposta pari a 8.000 $ per gli acquisti “prima casa” il mercato immobiliare ha cominciato ad avere una ripresa, forse "drogata" da questa "tantum" ma pur sempre ripresa!...

Tornando al mercato italiano, parrebbe che i potenziali acquirenti di immobili diventeranno sempre meno, perchè la gente avra' ancora per un po' problemi maggiori a cui pensare, e saranno pochi quelli che avranno caratteristiche economiche adeguate per poter comprare.
Le banche, che sono quasi sempre parte integrante alla trattativa,hanno già da svalutare i crediti non rientrati dati alle aziende perche' "insolventi" o comunque in difficolta'
il mercato immobiliare ,in linea generale dovrebbe scendere ancora ,a seconda del caso specifico (sicuramente meno nelle zone di prestigio) ma non possiamo stabilire quanto con esattezza , una cosa e' sicura il ragionamento da fare è il medesimo che si fa in borsa, questo mercato necessita obbligatoriamente di un'equilibrio tra garanzie per le domande e per le offerte !!

martedì 9 marzo 2010

attriti commerciali tra Brasile ed Usa


Il governo Brasiliano ha dato il via alle sanzioni commerciali contro i prodotti importati dall'america ... Una lista con 102 prodotti americani che saranno sottoposti da oggi a dazi maggiorati e' stata pubblicata ieri...
Mossa decisamente vendicativa ,visto che il governo USA un po di tempo fa aveva assegnato attraverso il Wto delle sanzioni alla produzione e alla esportazione di cotone.

Grafico MSCI World



L’indice globale dei mercati, l’MSCI World, ci mette in evidenza che la trendline ribassista di lungo NON è ancora stata violata; siamo appoggiati in modo perfetto ad un livello importantissimo, composto dal mix di: trendline ribassista e 50% Fibonacci

Come potete vedere, le due DMA® sono ancora positive e quindi è assolutamente prematuro fare delle valutazioni negative di medio periodo, ma lo Stocastico weekly al momento è negativo.
A parte queste considerazioni, potete vedere che il mercato, oggi, è a +74, 35% rispetto ai minimi del 2009, dopo aver addirittura toccato il +80.71% (su base annua oltre il 100%) a gennaio.
Certo è che la domanda sorge quantomai spontanea (alla Antonio Lubrano).
Ma oggi il mercato è valutato correttamente?


fonte :intermarketandmore.investireoggi.it

RIVOLTA CONTRO LE BANCHE USA: L'EUROPA SI VENDICA E CHIUDE LE ASTE DI BOND


Accusati di aver provocato la crisi, agli istituti americani verra' proibito di partecipare alle emissioni di titoli sovrani europei. "Di loro non ci si puo' fidare", prendono ancora troppi rischi. Fuori pure Goldman.

Piovono accuse pesanti contro i big della finanza americana da parte dei governi europei. Gli istituti di Wall Street non hanno imparato nulla dalla crisi e dagli errori commessi in passato. Il loro atteggiamento non e' cambiato di una virgola: i profitti vengono prima della stabilita' del sistema finanziario.

Come rappresaglia contro il ruolo chiave giocato dalle banche Usa nella crisi finanziaria, i Paesi europei stanno cercando di impedire alle banche di fare accordi troppo redditizi nell'emissione di titoli del debito governativo del valore di centinaia di miliardi di euro.

Per la prima volta in cinque anni, infatti, nessuna banca americana compare nella lista dei bookrunner in Europa, stando ai dati raccolti da Dealogic e messi a disposizione del quotidiano britannico the Guardian. Morgan Stanley e' la prima Usa ma solo al numero 10.

Goldman Sachs e' sempre stata quella piu' attiva, ma e' sparita. Nel 2006 era al numero cinque, mentre l'anno successivo figurava all'ottavo posto. JP Morgan era nella top ten l'anno scroso, nel 2007 e nel 2006 ma quest'anno non compare nella speciale classifica.

"I governi non hanno fiducia nelle banche piu' grandi di Wall Street, non credono che la loro eccessiva propensione al rischio sia cambiata, con i profitti che vengono prima della stabilita' del sistema finanziario", ha osservato Arlene McCarthy, vice presidente del comitato di affari economici e monetari del parlamento europeo.
Paul Volcker ha chiesto regole più rigide nei confronti dei prodotti finanziari derivati...
Paul Volcker - il consigliere economico del presidente americano Barack Obama che ha proposto la legge con la quale si imporrebbe alle banche una serie di limiti, compresi quelli relativi alla grandezza e alla quantità massima di attività a rischio - ha chiesto regole più rigide nei confronti dei prodotti finanziari derivati. In particolare, l’ex presidente della Federal Reserve ritiene indispensabile una normativa ad hoc per i credit-default swap (Cds), strumenti complessi ed altamente speculativi, responsabili in buona parte della crisi della Grecia.

«Le recenti rivelazioni sull’utilizzo e l’abuso dei derivati per mascherare l’ampiezza delle obbligazioni finanziarie greche ha messo in evidenza la necessità urgente di trasparenza e di riduzione della complessità di alcuni prodotti», ha sottolineato Volcker, aggiungendo che «un certo di numero di proposte in materia sono già sul tavolo». Il governo tedesco, ad esempio, si è dichiarato favorevole ad una regolamentazione specifica per i Cds, ma a patto che essa sia concertata con gli altri Stati.

Anche il presidente della Bance centrale europea, Jean-Claude Trichet, ha espresso apprezzamento per l’analisi di Volcker: «Sono assolutamente d’accordo con l’idea che non è normale che la speculazione sia finanziata, direttamente o indirettamente, dalle banche centrali», ha sottolineato, specificando allo stesso tempo di nutrire invece perplessità sull’eventuale separazione delle attività speculative, ad esempio quelle operate dagli hedge funds, dagli altri business delle banche.

fonte: WSI

Fallisce il dollaro? CDS in oro



Chi si vede imporre una moneta unica (come già in Europa) perde la sua sovranità. Una vera moneta unica mondiale sarà dunque determinata da atti di forza e da colpi di mano, non escluso quello bellico. Non è escluso nemmeno che in certi salotti felpati si cerchi il crack epocale per imporre poi una specie di super-euro che sostituisca il dollaro.
La notizia avrebbe dell’assurdo se non venisse da Janet Tavakoli, una rispettatissima trader di derivati: speculatori che cercano di assicurarsi contro la bancarotta degli Stati Uniti, stanno chiedendo CDS (Credit Default Swaps) pagabili in oro. Così dice lei, e lancia l’allarme....
I CDS sono la presunta assicurazione contro i rischi finanziari: lo speculatore che compra, poniamo, Buoni del Tesoro americano e teme il default,si assicura comprando CDS convertibili in oro da un «assicuratore».
fonte: www.effedieffe.com/

lunedì 8 marzo 2010

In arrivo una correzione ciclica che preoccupa


Secondo questo grafico del famoso sito dshort.com sovrapponendo i tre mercati orso piu' importanti di questo secolo adeguati all'inflazione, ci troveremmo sul punto di imboccare una correzione ciclica piuttosto marcata,che potrebbe violare i minimi dello scorso febbraio...non a caso esce fuori (stando a quello che scrive iceberg finanza) un comunicato secondo cui jp morgan avverte a non reagire in modo eccessivo al ribasso che verrà... Teniamo conto che l'indice Vix e' sui minimi , il mercato e' in ipercomprato (tranne il nostro ftse-mib) e l'euro continua a perdere terreno; non dovremmo stare in allerta ???

Ora vi voglio proporre un eccellente analisi fatta dal bravissimo Dream Theater di intermarketandmore.investireoggi.it , con la quale evidenzia che
la media dei titoli sopra la MM a 20 giorni raggiunge gia' circa il 90% e afferma che Statisticamente sarebbe il momento di meditare lo short :
Chi conosce le bande di Bolliger sa che il mercato, in linea di massima, si muove all’interno di range particolari. E quindi credo di non sbagliare più di tanto se dico che il mercato spesso e volentieri assume la forma di una sinusoide.


Se poi il trend di borsa è fondamentalmente laterale, la cosa ha ancora più senso…
Molti degli indicatori hanno questa conformazione e la stessa analisi ciclica si basa (in senso lato) su questi principi.
Ho provato però a fare una cosa alternativa. E il risultato secondo me è molto interessante.
Ho sovrapposto il grafico dell’arcinoto SP 500 con la percentuale dei titoli che, in questo momento, si trovano al di sopra della MM a 20 giorni.



In questo modo si riesce a capire quanto il mercato sia “maturo”. E come ben sapete, se la mela è molto matura, prima o poi cade.
Seguendo questo stupido paragone, notiamo che effettivamente quando la percentuale dei titoli al di sopra della media mobile a 20 giorni raggiunge livelli vicini o superiori al 90%, il mercato ha sempre corretto. Segno che c’è stata una totale ed efficiente rotazione settoriale e che quindi sta per arrivare il momento correttivo.
Guardate il grafico e giudicate voi.


Fonti : dshort.com - http://intermarketandmore.investireoggi.it

Quello strano indicatore anticipatore...



In molti avrete ormai notato che la famosa correlazione tra i mercati e il cross euro/dollaro ,ha cominciato a mostrare incongruenze rispetto al passato ...
Bene ,per rispondere ad alcuni di voi che mi hanno chiesto che relazione ci sia tra questi movimenti delle valute e il mercato azionario rispondo dicendo che il discorso sulle correlazioni è abbastanza ampio e complesso.
L'analisi intermarket è molto difficile, perchè bisogna avere competenze specialistiche di vario tipo, specialmente macroeconomiche.
In linea generale pero' è sempre valido un comportamento:

Propensione al rischio in aumento--> aumentano asset più rischiosi e valute percepite come tali

Propensione al rischio in diminuzione--> diminuiscono gli asset e le valute di cui sopra.

Oggi stanno salendo Dollaro USA, commodities e azioni, perchè si parla di ripresa dell' economia USA e di buoni risultati di aziende Statunitensi.
Si torna a quello che succedeva ad esempio negli anni '90 e in altri anni ,quando il rafforzamento del Dollaro contro le valute europee accompagnava i rialzi di borsa..
Verso fine 2009 degli esperti con vasta cultura finanziaria come Marc Faber e Barton Biggs (E io modestamente) prevedevano il rally del dollaro USA contro Euro e la fine della correlazione inversa tra borse e dollaro.
Il rally del dollaro ad oggi è accaduto, lo sacorporo da questa "correlazione" e' in corso...
Del resto i democratici sono sempre stati accompagnati dalla correlazione tra dollaro in crescita e borse positive, al contrario di quelli repubblicani, proprio per la politica economica diversa dei due modelli politici.
Dunque Una volta calmati i mercati e ridotto la portata della crisi finanziaria il buon Obama può iniziare (con un anno di ritardo) anche a curare la valuta americana debilitata dai vari aiuti elargiti per arginare la crisi.

C’è qualcuno però che ha una spiegazione più semplice sullo strano andamento del cambio rispetto alle piazze finanziarie,addebitando questo ai cicli speculativi... Basti capire perché i trader più esperti sono così attenti alle correlazioni. Molti dei guadagni sono frutto proprio di questi movimenti paralleli così da operare con maggiore sicurezza sfruttando il movimento anticipatore di uno degli asset per entrare in posizione sul secondo.

Il giorno di Italcementi



Italcementi La società bergamasca ha chiuso il 2009 con ricavi per 5 miliardi di euro, in flessione del 13,3% rispetto ai 5,78 miliardi realizzati nell’esercizio precedente. L’utile netto si è dimezzato a 71,3 milioni di euro, rispetto ai 142,5 milioni ottenuti nel 2008. Alla luce di questi risultati i vertici di Italcementi hanno deciso di tagliare il dividendo relativo all’esercizio 2009. La società assegnerà agli azionisti una cedola per azione di 0,12 euro, sia ai titoli ordinari che di risparmio.
Infine, il cda di Italcementi ha deliberato l’istituzione di un programma di emissione internazionale di prestiti obbligazionari non convertibili per un importo massimo di 2 miliardi di euro.
Ci sono appunto indiscrezioni circa un mandato che italcementi ha dato a Bofa Merrill Lynch, Bnp Paribas, SG CIB e Banca Imi relative ad un emisione obbligazionaria, infatti
Mercoledi' dopo la presentazione della società in un road show verra' lanciato un bond (forse fino a 750 milioni di euro della durata di 7 anni o 10 anni )

Il bond servira' sicuramente a rifinanziare linee di credito esistenti e ad allungare la vita media del debito

domenica 7 marzo 2010

Borse previste al rialzo

Buy su


Per aprire altre eventuali posizioni long aspettare l'uscita del dato sull'indice della fiducia dei consumatori alle 10:30

sabato 6 marzo 2010

Occhi puntati su FIAT

Smentito lo "spin-off" sull'auto ...."Solo congetture" è la risposta della Fiat alla richiesta da parte della Consob di chiarimenti... per l'indiscrezione circa un possibile scorporo della divisione auto di Fiat.

Fiat comunica di aver da tempo annunciato che il 21 aprile 2010 presenterà il proprio Piano Strategico per il periodo 2010-2014. In tale occasione, il Gruppo, oltre a fornire al mercato i target economico-finanziari di ciascun settore, renderà pubbliche le direttrici lungo le quali si muoverà lo sviluppo strategico ed il posizionamento di ciascuno dei suoi business e del Gruppo. Le eventuali decisioni che dovessero essere conseguenti alla realizzazione del Piano Strategico saranno adottate dagli organi sociali e comunicate al mercato secondo quanto previsto dalla normativa. Al momento, peraltro, il Gruppo è impegnato nella preparazione del Piano Strategico ed ogni notizia circa ipotizzate operazioni straordinarie e relativi modalità, tempi, perimetro e valori è frutto di congetture, nate al di fuori del Gruppo. Si fa infine presente che la società non ha al momento in programma alcun consiglio di amministrazione al di fuori di quelli già annunciati.



Chiudiamo tutte le posizioni e prepariamo lo short!!

Sapete cosa indica questo grafico ?


....With an average job growth rate of 250,000 per month we return to the pre recession level of employment in nine years.
With 200,000 per month job growth, we get there in 18 years.
At 150,000, approximately the rate during the expansion periods of the 1990s and 2000s, we never regain previous employment levels....

Al dila' del rimbalzo di ieri dei mercati, presi dall'euforia scatenata dal dato sulla disoccupazione "migliore delle attese" c'e' da meditare prettamente sui numeri :basti pensare che per ritornare ai livelli occupazionali del 2007 ci vorrebbero 9 anni con una crescita mensile di +250mila posti, 18 anni con una crescita mensile di +200mila posti...mentre con +150mila posti al mese non si ritornerebbe MAI al livello pre-crisi.


Dire che la crisi è alle spalle è pienamente errato.
questo grafico ce lo testimonia, Economicpicdata mette a confronto il tasso disoccupazione degli stati USA nel periodo 2008-2009.
Basta guardare per rendersi conto di come stanno realmente le cose...

venerdì 5 marzo 2010

Fiat : a Milano brilla la sua stella !!


Il caso Marchionne, lo vorrei analizzare, non per i contenuti delle cose che dice, ma per come gestisce la dinamica della situazione. Non entro nel merito delle sue affermazioni, perchè storie di spin off e altre diavolerie sono tutte cavolate.
Dimostrazione, segnatevi sul vs calendario a caratteri cubitali, il 21 Aprile, data in cui Fiat sarà vicini ai suoi massimi dell'anno ( il giorno della presentazione del piano), che potrebbero essere intono ai 10 euro, perchè le stock option del Sergione e dei suoi amici sono a 9,64 quindi, vogliamo sfamare la famiglia????

Cronistoria della fanta Fiat:


Detto ciò, il titolo è in diffcoltà, finisce il consiglio di amministrazione si hanno in mano le carte con i numeri reali, premi eccc... si comincia a far girare la banalissima voce dello spin off, che in Brasile si va alla grande e si omette che c'è una cassa che fa spavento e altri simpatici problemi,ma non sono importanti.
Detto questo, per avvolorare la tesi, amici e altri soggetti cominciano a comprare il titolo, tutti vedendo il titolo salire ogni giorno, salgono sul carro e dicono stavolta ci saranno grandi cose...
Giusto salire sul carro??? Certo che si anche noi ci siamo alla grande, ma il problema e ricordarsi di scendere prima di andare nel dirupo.
Quindi sfruttare la speculazione, ma da furbi non da Parcobuoi!!!!!!


fonte:lamiaeconomia.blogspot.com

USA: PERSI 36 MILA POSTI, DISOCCUPAZIONE AL 9.7%............E " I mercati festeggiano "

giovedì 4 marzo 2010

FARI PUNTATI SU EURO E STERLINA. ECCO COSA POTRA' ACCADERE


Oggi arrivano le decisioni sui tassi da parte di BoE e BCE, ma ancora più importante, arrivano le considerazioni che affiancano la mera decisione in sé.

Infatti le banche dovrebbero mantenere invariati i tassi di interesse ma il tono della dichiarazione d’accompagnamento potrà avere un effetto devastante sia su Gbp che su Eur.

Come abbiamo visto dal recente movimento che ha seguito la decisione sui tassi e la dichiarazione emessa dalla BoC, gli investitori sono molto attenti a qualsiasi indicazione "temporale": la domanda principale rimane " quanto tempo passerà ancora, prima di rivedere un minimo di inflazione?".

Detto questo, cerchiamo di capire meglio come si possono srotolare i fatti. Il Gbp è stato venduto pesantemente di recente per vari motivi; parlando dei motivi "monetari", la BoE ha dichiarato che potrebbe necessitare di un aumento ulteriore degli stimoli di Q.E.

Lo scenario principale rimane di debolezza della sterlina, con tassi fermi e una dichiarazione leggermente più pessimista di quanto atteso. Questo sulla base della riluttanza dei consumatori inglesi a riprendere gli acquisti e sulla base del fatto che una sterlina più debole farebbe comodo al momento (per migliorare le ragioni di scambio).

Per quanto concerne invece l’Euro, probabilmente la riunione della BCE sarà meno eccitante. Permane l’incertezza su come i paesi membri affronteranno le problematiche di Grecia, Portogallo, Spagna ed Irlanda (l’Italia, come abbiamo detto, è un caso a sé stante) ma il quadro macroeconomico non è mutato abbastanza dall’ultima riunione per giustificare azioni diverse.

L’unica cosa che possiamo aspettarci legittimamente è un aumento delle parole spese sulla fine dei piani di stimoli. Quindi a parità di tutto il resto, le preoccupazioni sulla Grecia dovrebbero sortire gli effetti maggiori sull’Euro.

fonte WSI

mercoledì 3 marzo 2010

I FONDI SI AFFRETTANO A CHIUDERE LE SCOMMESSE AL RIBASSO???


Questo ("Fuggi fuggi dalle posizioni, con gli hedge fund che temono la possibilità che le autorità europee possano mettere queste operazioni al bando, come avvenne nel 2008 quando erano concentrate sui titoli bancari.") e' solo un tentativo per dirottare gli investimenti, cioe' invogliare gli acquisti a discapito delle vendite e lasciare il corso del euro/dollaro fine a se stesso staccandosi dalla famosa correlazione con le borse ( ve ne accennavo qualcosa un po' di tempo fa in un post e oggi cominciamo a vederlo messo in pratica )!!
e poi vi ricordo che il divieto allo short sui titoli bancari nel 2008 non aveva vaore retroattivo e chi ...sapeva... aveva gia' aperto posizioni short in precedenza, quindi il "fuggi fuggi dalle posizioni" non lo giustifico!!!
Il discorso delle vendite allo scoperto resta sempre uno scoglio difficile da digerire per molti opinionisti economici, perche' abbraccia pro e contro di molti illustri economisti ,ma ricordiamoci che grazie alle vendite allo scoperto si e' trovato il perfetto equilibrio per il libero mercato e poi rappresentano le basi per l'architettura della finanza strutturata che "ahhi noi" ha contribuito al progresso degli ultimi anni ...unica falla : le speculazioni forti , che portano il mercato dove vogliono loro e spesso ai limiti della sostenibilita' incuranti se dietro al fallimento che potrebbero causare ci sia un'azienda con tanto di personeche lavorano e le rispettive famiglie oppure addirittura uno stato!
la chiusura auspicata dall' Ue su questi investimenti, e' fondamentalmente legata al rischio che sul mercato non fosse possibile reperire titoli sufficienti a coprire le posizioni aperte, quindi io credo che al massimo restringeranno le regole e renderanno le speculazioni quasi impossibili ,almeno per un po' ma non le toglieranno del tutto.

Adesso Gli hedge funds prendono di mira la Gran Bretagna



Dopo aver accumulato grandi profitti legati all’esplosione del debito greco, ad agevolare la scalata dei fondi d’investimento speculativi è stata - riferisce il Financial Times, che cita alcuni “insiders” - la scelta dei trader di anticipare l’ondata di vendite contro la Grecia. «C’è un ristretto gruppo di fondi, tre o quattro, che hanno scommesso molto, guadagnando moltissimo», ha spiegato un analista di uno dei principali hedge funds di Londra.
Adesso e' allarme per la sterlina, che la speculazione ha preso di mira !!
Mi sembra evidente che la Gran Bretagna non può permetteresi di rimanere fuori dalla zona euro. E la speculazione spinge proprio in quella direzione , Il concambio verrà fissato 1:1 ;i tempi sono un'incognita, ma credo che faranno il passaggio entro l'anno e magari sara' il momento della svolta per l'euro, perchè altrimenti il futuro per la city sarà veramente molto duro.
A complicare le cose inoltre ci potrebbe essere anche un ampliamento delle misure straordinarie attuate dalla Bank of England....
Ulteriori misure di quantitative easing, ossia nuova iniezione di moneta nel mercato non e' esclusa dagli operatori nei prossimi tre-quattro mesi. "Saremmo gli unici a farlo", ha spiegato Bathgate dicendosi certo che "il governo inglese stia cercando di creare inflazione deprezzando la valuta locale".

martedì 2 marzo 2010

Fiat :"Ci aspetta una primavera difficile"


il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo,ha detto a Ginevra per l'anteprima del salone dell'automobile :"Ci aspetta una primavera difficile" "Sapevamo che" con la fine degli incentivi "gli ordini sarebbero fortemente diminuiti e questo sta avvenendo. Cio' nonostante sia in Europa che in Italia manteniamo se non in alcuni casi miglioriamo la quota di mercato "...
I nuovi ordini (che sono ciò che conta per il futuro) sono crollati del 20/25% e l'effetto sulle immatricolazioni si vedrà alla fine di Marzo, e ad Aprile. Insomma il futuro per Fiat è nerissimo...
Intanto le Immatricolazioni in Germania a Febbraio crollano a
- 30% per il mercato e - 49% per Fiat

E oggi Fiat fa + 3,4% in borsa... bene ne approfittiamo per posizionarci short per la settimana prossima !!

INFLAZIONE: a febbraio scende a +1, 2% Annuo


(AGI) - Roma, 2 mar. - In leggera frenata i prezzi nel mese di febbraio: secondo i dati provvisori dell'Istat, l'inflazione ha fatto registrare un aumento congiunturale (rispetto a gennaio) dello 0,1% mentre su base annua, e cioe' rispetto a febbraio 2009, l'incremento e' stato dell'1,2% contro il +1,3% di gennaio.
In particolare, spiega l'Istat, gli aumenti congiunturali piu' significativi si sono verificati per i capitoli Comunicazioni (+0,7%), Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,4%) e Abitazione, acqua, elettricita' e combustibili (+0,3%). Variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Abbigliamento e calzature, Istruzione e Servizi ricettivi e di ristorazione. Una variazione negativa si e' verificata nel capitolo Trasporti (-0,1%). Gli incrementi tendenziali piu' elevati si sono registrati nei capitoli Trasporti (+3,5%), Bevande alcoliche e tabacchi (+3,3%) e Altri beni e servizi (+2,9%). Una variazione nulla si e' registrata nel capitolo Comunicazioni. Una variazione tendenziale negativa si e' verificata nel capitolo Abitazione, acqua, elettricita' e combustibili (-1,4%).

Oggi sono alla finestra , preferisco analizzare alcuni movimenti strani che solo ai piu' attenti saranno saltati sicuramente agli occhi...


Io penso che gli operatori, sappiano qualcosa riguardo al rischio Italia che noi non sappiamo,infatti questo trend non è cominciato ora.
Quindi per chi opera sul ns listino long,e' meglio che per adesso non operi assolutamente con il ns indice, ma faccia un selezione attenta dei titoli più performanti altrimenti rischia di non guadagnare nulla o poco.

Nel ns listino, vedo una grande debolezza da parecchi giorni su Unicredit, vi assicuro che i numeri non mentono mai....quindi mi aspetto qualche brutta notizia sul titolo, che al momento non conosciamo, ma che arriverà a mio avviso.

Anche Generali sono un po di giorni che è sempre la prima a scendere..... meno debole di Unicredit, ma anche qui gatta ci cova.

Quindi siamo a mio avviso in una fase long, ma non per tutto come in passato, quindi state molto attenti nelle vs valutazioni, con l'obiettivo di fare sempre meglio del mercato di riferimento.

lunedì 1 marzo 2010

Enel alla conquista del deserto




Secondo quanto scrive oggi Affari e Finanza, Enel punta a rilevare una quota nel maxi-progetto. insieme a E.On , Siemens, e probabilmente anche la francese EdF e la spagnola Red Electrica. Si chiama Desertec ed e' un progetto avvenieristico di dimensioni colossali, da 400 miliardi di euro in 40 anni, per realizzare impianti solari nel deserto del Sahara in grado di generare il 15% del fabbisogno energetico dell'Europa.
A confermare l'interesse di Enel e' Roberto Deambrogio, responsabile del business development di Enel Green Power.
A mio avviso e' un Ottimo titolo per investimenti a medio termine

La Germania molla la Grecia


Questo numero di focus Tedesco esprime con chiarezza il pensiero della Germania a proposito del salvataggio della Grecia , Ieri sera la Merkel ha ribadito: non c'è nessun piano per aiutare la Grecia che deve fare da sola tutti i sacrifici per uscire dai guai!. Ina altre parole , Euro giu' ancora per un po'!!!!