lunedì 22 febbraio 2010
"In Pratica... E' Finita"
Warren Buffett da 40 anni ha un socio di qualche anno più anziano, Charlie Munger che è meno noto perchè non va in TV e si espone meno, ma che secondo molti è la mente analitica, quello che studia di più i bilanci e i dati economici (è laureato in matematica, ha fatto il metereologo e ha studiato ad Harvard). Buffett è il "trader", il pubblicitario, l'uomo marketing, l'affarista. Ad ogni modo Munger ha fatto quasi gli stessi miliardi di Buffett essendo suo socio appunto dagli anni '60 e quando scrive qualcosa vale la pena, ad esempio ieri questo pezzo in forma di parabola intitolato: "In Pratica... E' Finita" (una parabola di come un paese è arrivato alla rovina finanziaria)). A scrivere che l'America è arrivata alla rovina finanziaria, non sono giovanotti eccitabili su siti internet alternativi, ma gente anziana molto seria come Charlie Munger. Il quale suggerisce di mettere al bando, di vietare per legge, il trading di derivati esotici OTC come le credit default swap o derivati sui bonds cartolarizzati da mutui e currency interest swap (con cui Morgan, Goldman Sachs, Citigroup, JP Morgan, Barclay's, DeutscheBank e il resto della mafia finanziaria fanno miliardi mentre 10 milioni di americani perdono il lavoro, per colpa loro). Charlie Munger chiama Morgan, Goldman Sachs, Citigroup, JP Morgan, Barclay's, DeutscheBank... "gambling casinos" cioè operatori di casinò, come quelli di Las Vegas e suggerisce in pratica di chiuderle (sempre più commentatori indipendenti in America usano invece di "Bankers", il gioco di parole "Banksters" perchè rima con "Gangsters") Come spiega delicatamente Munger in forma di parabola, l'attività principale degli Stati Uniti (ed Inghilterra) è diventata il Gioco d'Azzardo (travestito sotto forma di "Mercato Finanziario Globale" dove le grandi banche si concentrano sul trading di derivati sul debito esotici OTC, dove "OTC" sta per "fuori da ogni giurisdizione" cioè opachi, non visibili). Ma è un gioco d'azzardo particolare, perchè quando poi va male e ci sono enormi perdite, dato che queste istituzioni finanziarie gestiscono anche i depositi dei risparmiatori oppure hanno in mano il debito delle aziende poi i contribuenti devono pagarne il conto. E quando arrivi a questo punto e persino dopo il crac del 2008 insisti su questa strada vai incontro alla rovina
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